venerdì 29 novembre 2013

PODCAST #9


Puntata Speciale!
 Inaugurazione 'terza stagione'! Intervista con CASO, Anti- Folk da Bergamo!
Dal Folk alle colte citazioni, dai Propagandhi alle domande marzulliane di Ivan,
intervistona imperdibile!

In questo episodio:

Redd Kross- Ugly town

Caso-  Fiato corto

Caso- Parete nord

Caso- Fino agli alberi sottili

Labradors- Punch

Suinage- Take me down

Caso- Motore

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lunedì 3 giugno 2013

PODCAST #8

Puntata speciale! Intervista Thee Oops,  Hardcore against Brunetta da Cagliari!!


In questo episodio:

Red Forty
Thee Oops
Boston Stranglers
La Prospettiva
Maailmanloppu
Radio Days


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domenica 5 maggio 2013

LA SERIETA' E' DEI FESSI?




[ a. ]
Questa colonna è un piccolo paradosso, perché vuole parlare di una cosa seria (e cosa c’è di più serio della serietà?) tramite un mezzo - il computer connesso a internet - che sembra fatto apposta per ammazzare ogni buon proposito. Per salvarsela bisogna essere intrepidi.

Cosa c’entra la serietà con un blog-zine di musica hardcore? La domanda è legittima, ma farne subito un’altra può metterci sulla buona strada: cosa c’entra l’hc con le feste, la marijuana, il body building, i salti sul carro vincente e le maglie degli Husker Du dei quindicenni Fine Before You Came? In quattro parole: cosa c’entra l’hardcore con l’intrattenimento? Provando a delimitare il campo dell’intrattenimento la prima cosa a cui penso è proprio una sospensione della serietà (parlo però di una serietà seria, diversa da quella da “gioco di ruolo globale” che guarda Zeitgeist e va in piazza con Grillo), a voi convince? Ok, fino ad ora siamo rimasti in superficie, ma per andare in profondità devo essere serio anch’io. Un bel respiro…
Il problema che ci riguarda - parere personale - mi sembra parta da un po’ più lontano, ed ha a che fare proprio con uno dei capisaldi dell’hc-pensiero: il nichilismo/relativismo. Le generazioni nuove (quindi anche la mia) hanno digerito davvero bene il nichilismo già ingoiato da quelle precedenti. Così bene che, se prima la mancanza di riferimenti certi era una condizione concreta che si respirava tutti i giorni, ora è data come punto di partenza e dato acquisito; la morte di dio si è trasformata da affermazione del relativismo come libertà, nel branco dei topi che, andato via il gatto, ballano contenti all’ultimo dj set. La verità come prospettiva e non come dogma si è rovesciata nella affermazione che ogni verità è vera, che hanno tutti ragione, quindi che in definitiva l’esistente, che vede disperse tutte le forze che avanzavano la pretesa di cambiarlo, va bene così com’è. Il motto di questo nuovo nichilismo gaio è che tanto il mondo è brutto, quindi meglio divertirsi. Meglio parlare sempre di cazzate, che le cose importanti stancano. Non affaticatevi troppo, tanto la gente è tutta uguale, i politici sono tutti uguali, le teste sono tutte uguali e così via, in circolo, all’infinito. Ma non è finita: per quanto leggerini e farfalloni, i nuovi nichilisti “all’amatriciana” hanno pure loro dei meccanismi adattivi: perché se si vogliono mantenere le cose come sono bisogna anche allontanare chi vuole che cambino; le parole diventano sassi: presunzione, intellettualismo, snobismo, radical-chicchismo, sessantottismo, chi più ne ha più ne metta. Ogni discorso con pretesa non tanto di verità, quanto di serietà viene lapidato senza misericordia. Ogni parlante che azzarda un ragionamento senza cerchi né botti viene “sparato”, ripresentandoci davanti agli occhi la caricatura crudele di quel momento storico in cui le parole “cultura” e “revolver” erano messe, diciamo, in stretta relazione. La violenza moderata di questi smaliziati uomini di mondo, ben impiantata sulle basi del pensiero liberale, ha i suoi argomenti nella critica di ogni fondamentalismo (fondamentalismo hardcore, ricorda qualcosa?), e si fa scudo di una tolleranza che non sfocia mai nell’accettazione, un integralismo anche il loro, ma bianco, che ti sente senza ascoltarti e che ti dà le pacche senza esserti amico. Questa reazione è però ben lungi dall’essere ingiustificata.
Perché il circolo, con un piccolo ingrediente, si può rompere. La serietà dei gesti, delle parole, delle posizioni mette in crisi il relativismo in cui tutto deve essere zero per dare sempre zero, e basta una unità per fargli sballare i calcoli. Non è battaglia da combattersi frontalmente questa, non si può combattere il nulla. La vera battaglia, sembra banale, comincia quando ci si alza dal letto, e non riguarda altro che i nostri atteggiamenti di fronte alle persone e alle cose. Ha a che fare con la fermezza, con la non-assimilazione, con la rivendicazione dei propri gesti e la demarcazione precisa di ciò che si pensa giusto o sbagliato. Così, alla tendenza anch’essa liberale del gentlemen’s agreement, del compromesso più o meno storico e della convergenza più o meno parallela, ci si potrà prendere la libertà, e forse anche la soddisfazione, di sentirsi chiamare “irragionevoli”, “manichei, “talebani”.
Se vi sembra una brutta cosa, non preoccupatevi, ci si abitua. Ma di fronte a qualcosa che si spezza e non si piega, chi è abituato a piegarsi lo dovrà fare ancora una volta. Dalla parte giusta.

NAPPIES- FOOL NOT BLIND (Making Believe records)



E’ arrivato, era ora, l’ultimo dischetto dei punk rockers Nappies! Mhh.. data l’amicizia che mi lega ai quattro eroi del pop- punk latino, riuscirò ad essere obiettivo? No ed è molto meglio , perché è la posizione giusta che mi permette di apprezzare il suono che sta mutando e le influenze che
APPASSIONANO i quattro dietro ai loro strumenti.  Dico  ‘appassionano’,  perché questo è  il propulsore per l’energia dietro il loro punk rock che vira verso suoni ‘lattermaniani’ o comunque di quella scena americana e del New Jersey nello specifico. E fin qui, non hanno niente da imparare: niente pretese, niente copie di gruppi d’oltreoceano..ma piuttosto FAN: nel senso migliore e più onesto del termine, delle band degli altri. Dicevamo..cambio di suono.. beh la svolta, in realtà, era tangibile già dalla cover di Chuck Ragan, For Broken Ears.. anzi facciamo un esperimento: immaginate di ascoltare l’album al contrario! Si parte con Chuck Ragan, punto d’inizio di un suono più  ‘introverso’ e con un emotività diversa rispetto ai pezzi di Next Stop Styx. Per arrivare al primo brano (mio preferito del lotto), M. Song si svolazza dalla chitarra in evidenza di Gallows, alla melanconica Bitto goes to college, azzeccatissima nel catturare l’atmosfera del disco riportando tutto all’essenza, dal bellissimo testo di Old Paper , all’energia di Gazing Sun (Ficherrima! Ficherrima!) e Awaken e poi ce ne andiamo tutti a fare mosh- pit fra le panchine della stazione di Latina a festeggiare quando tutti gli altri party saranno finiti!! Spero che la sviolinata mi valga una copia dell’album! Deh ih oh uh!


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TESTE VUOTE UOVA ROTTE



[Ivan]
 Sapevamo che sarebbe successo. Se c’è qualcuno che non conosce tutta la storia: qui si tratterà diffusamente della più grande Punk Rock band di tutti i tempi e dei 90’s in particolare. E il miglior gruppo dei 90’ s, erano e sono , i MCRACKINS di Vancouver!! E gli Screeching Weasel? I Mcrackins. I Queers?? I Mcrackins.
Dunque, il resoconto è, come sempre, personale quindi la filologia me la farò da me.
Nel 1994 esce per un’ etichetta romana  (!!) un misterioso 7” split fra le WHITE TRASH DEBUTANTES e il gruppo di Vancouver. Ai tempi non potevo, chiaramente, saperlo.  Lo verrò a sapere nel 2004, giusto in tempo! Per me i Mcrackins erano uno dei nomi degli anni 90 prima di ascoltarli davvero e tutto inizia con il 7” Best Friend uscito nel 1996, trovato per caso e per fortuna da Hellnation. La sfiga è che trovo la versione cd con il live e non la versione in vinile con gli occhiali in 3d, versione che scoprirò solo tempo dopo rialzandomi la mandibola dal tavolino, visto che al tempo un oggetto del genere poteva creare questi ed altri effetti nella mia testolina di fesso. Io parto da qui, i tre canadesi partono con il  FAVOLOSO:  WHAT CAME FIRST? Da ormai un anno, i tre ragassuoli canadesi sono trasformati in due uova-umane  e una gallina da un disastro nucleare (no, davvero..) Siamo nel 1995. Lo si ascolta e ci si dimentica degli occhiali in 3d: la loro opera prima è favolosa e da avere .He was the last of his kind he was the only one when all they die off slowly he left all alone!! Grandioso, Punk Rock veloce ma con un piglio melodico sconosciuto ad altri gruppi. Sconosciuto? Si, perché i Mcrackins avevano la marcia in più nel venire dal Canada, e avere un appiglio decisamente più ‘retrò’ degli altri. Meno legame con l’ hc degli anni 80 e di più con la musica pop degli anni 50 – 60. In più ,come dicevo, vengono dal Canada! Forgotten rebels, D.O.A, Pointed Sticks !! Tutto ciò è presente nella matrice della band non nel senso di rielaborazione o di ‘influenza’, perché sono loro stessi prodotto di quelle stesse influenze, insomma: secondo me non potevano suonare che così! Risultato, come detto , clamoroso. Le due uova e la gallina (eh sì, c’è ancora Tommy sul primo album) producono 14 pezzi, fra cui la cover di Gordon Lightfoot, Bitter green. Scrivono pezzi col piglio di scrive dei CLASSICI, le uova: Diyng to love you, 100 Rifles ... Come dicevo, questi pezzi hanno il sapore di una Punk Rock band di estrazione temporale quasi indefinibile se non fosse per il piglio ramonsiano tipicamente 90’ s. Inoltre, attenzione : i Mcrackins non producono né questo disco né gli latri su Lookout! , ma sulla canadese Shradder! In questi anni, sono  compagni di etichetta di un'altra clamorosa Punk Rock band che meriterebbe ben più di una menzione da parte dello scribacchino e, guarda caso, gli unici veri contendenti al titolo con le nostre uova canadesi:  i Parasites!
Nel 1995 i Mcrackins fanno uscire un altro album dalle stesse coordinate del primo e, per gusto personale, uno dei loro dischi più riusciti! S.T.U.P.I.D., che li conferma come la band dall’attitudine più intelligentemente scanzonata in giro, fa tornare i temi già presenti in precedenza, come cuori infranti, ragazze, qualche accenno politico e domande sottilmente sceme su cosa venga prima dell’uovo, dell’uomo, della birra. Il suono, come avrete capito, resta quello di una band fantastica: velocità, melodie 60’s ma anche molto ‘77ine e una ballatona (che non so perché mi fa venire in mente i  D.O.A.) degna del resto dell’album: Saving Grace. Intanto la band più prolifica del pianeta, in Canada  prolifica!
I Mcrackins che, cacciato Tommy la gallina, finalmente sono le uova Bil and Fil e il cane Spot, compaiono sulla pubblicità sociale per il Canada, show televisivi e nel film Downhill Willie, dove suonano I’ll be your clown, tratta da S.T.U.P.I.D. Intanto, nello stesso anno (!!), c’è tempo per un altro lp, pazzesco anche questo!! In PLANET OF THE EGGS le singole qualità dei tre personaggi vengono ampliate: la velocità di Beating evil vegeterians, la melodia di Crazy e un pezzo che nel ‘95 scrive le regole per tutte le Punk Rock band di tempi più recenti:  Slap me silly. Insomma è passato un anno e i tre canadesi invadono il loro paese e il mondo. Inizia il tour europeo, European Eggvasion,  finiscono su Maximum R’n’r e i ragazzini di mezzo mondo chiedono di loro. Intanto la vena più pop viene fuori anche nel progetto solista di Bil uscito nello stesso anno. Infatti, il cantante – chitarrista- uomo- gallina ha tempo per il suo I AM THE EGGMAN, un gioiellino pop- punk in cui emerge esplicitamente l’influenza 50- 60's dello stile di Bil. Menzione d’onore: Crush on you, con ritornello, secondo me, di grande Power- Pop. Dunque, facciamo ordine e torniamo ai dischi dei tre..  a seguire Planet of the Eggs, chiaramente nello stesso anno, se non sbaglio è IN ON THE YOLK. Tornano i Mcrackins del primo disco e i pezzi sono bellissimi : When I tell you, Eggs in space.. chiude la ballata acustica Pressed ham, ermetica canzone strappa- lacrime. If I can’t be your man/ I’ll give you a pressed ham/ it looking good from where I stand/ I hope you enjoy pressed ham. Sul finire del ’96  danno il meglio di sé con il bellissimo BACK TO THE CRACK, anche questo tra i miei preferiti. Qui la faccenda cambia leggermente, secondo me. Il lato più pop diviene predominante e le canzoni vengono articolate in modo diverso. Infatti, insieme ai tipici pezzi Punk Rock in stile Mcrackins, si affacciano Kiss me in the morning, I'll see you around e la acustica Lonely che chiude il disco.
Ok, siamo nel 1997. Le registrazioni - fermarsi neanche a parlarne-  di MIKEY AND MALLORY così come per il materiale dei due anni successivi, è lo- fi e in presa diretta. I pezzi mantengono la direzione e lo stile dei precedenti album ma, secondo me, il suono scarno li rende più personali: sembrano i Parasites del primo album ma più diretti e decisi e meno pop.. mhhh.. vabbè, questa passatemela. Nel disco c’è uno dei pezzi più noti (perché di recente ri-registrato in occasione dello split con i JOKERS): Mikey and  Mallory. Nota di colore, nel disco ci raccontano della disavventura col loro furgone in Colorado.. ascoltate il disco e capirete.  Inoltre, gran parte del materiale rimasto fuori viene pubblicato in 2 volumi, nel 1998: ODDITIES AND EGGCENTRITIES VOL I- II (avevamo passato It’s raining sulla prima puntata di Radio Gravy, lacrime lacrime!). Intanto i Mcrackins partecipano allo show televisivo  per la CBC dove suonano un set con pezzi del primo lavoro e una versione acustica di What comes around? tratta da Back to the crack, il tutto reso nella versione cd di BEST FRIEND (ricordate? Gli occhialini 3d!). Tra la registrazione del loro live a Madrid, diversi 7” e split  -ficherrimo quello con gli MXPX che contiene la bellissima A day in the life- e miliardi di concerti, arriva il 1999 per i nostri eroi. Instancabili: esce COMIC BOOKS AND BUBBLEGUMS, da molti (Bitto) ritenuto il miglior lavoro dei tre. Il disco è effettivamente clamoroso come tutti gli altri! Si parte alla stragrande con She don’t wanna know,il suono è tornato quello dei primi dischi! Chiude il disco Bored e ci rivediamo un anno dopo. Tutti noi ricordiamo,infatti, i dischi di inizio anni 2000 in cui i gruppi di punta degli anni 90 hanno risuonato i classici dei fratellini new yorkesi. Ai Mcrackins tocca TOO TOUGH TO DIE! Grande, grande e grande perché per me vuol dire, molto semplicemente, i Mcrackins che suonano Daytime dilemma,  la mia canzone preferita dei fratellini. Ok, pausa. Prima di chiudere il 2000 c’ è tempo per un ultimo lavoro: lo split con gli spezzini MANGES. Mi soffermo solo per dire che il lato dei Mcrackins contiene pezzi presi dal primo album o dalle rarità comparse su Oddities and Eggcentriticies risuonati con un piglio straordinariamente ’77 e trovo questa versione stupenda (come lo è quella di Slap the monkey sul primissimo demo del 93, già che parliamo di rifacimenti: dategli un ascolto!). Di qui in poi, la band si ferma per un po’.  I tre suonano nei loro diversi progetti, come i DELTOROS, HUB CITY LOSERS CLUB, RETREADS, BILLY AND THE LOST BOYS e nel 2006 esce BAT OUT OF SHELL, il loro ritorno sulle scene! Beh, diciamo che i 2000 sono arrivati e i trentamila gruppi clone degli anni 90 sono ovunque. Mio giudizio personale: i tre se ne accorgono e accordano un po’ il loro suono su quelli che nel frattempo sono diventati un po’ degli standard per il  genere. Questo non toglie nulla, chiaramente, a Summer of life o Dazed and Confused . Gli ultimi due lavori dei nostri sono del 2008, EGGZIT e quello del 2010 IT AIN’T OVER EASY in cui tornano in grande spolvero con Candy e le grandiose Fairy tale e Dear Life. I più attenti non si saranno persi la cover dei Poison. Che io sappia , l’ultima fatica è lo split con i francesi LOS DI MAGGIOS, su Cheapskate , l‘etichetta che ha curato le ultime uscite dei tre.  I francesi non se la cavano male e Bil, Fil e il cane Spot mi sorprendono ancora, dopo aver ascoltato tantissimi loro dischi, con Divided in two (già su Eggzit). Ma la vera chicca è la cover a inizio disco: la bellissima Refuge, registrata per la prima volta nel 1990 da una grande, grande  band: i Parasites. E il cerchio si chiude.


 


 


venerdì 12 aprile 2013

Antimob - [2012] - Lp





il grande gruppo greco ci regala un Lp di intensissimo Hc, per ΕΞΩΤΙΚΟΣ ΠΑΡΟΞΥΣΜΟΣ.
non saprei indicare delle influenze precise (si potrebbe andare dagli SSD, ai nostrani CONTRASTO, a non so dove), perchè quì siamo in presenza di un hardcore viscerale, incazzato e senza fronzoli.
i suoni sono pieni, le voce è un pugno nello stomaco, le atmosfere sono da guerra.
una grande testimonianza di come l'accaccì si confronta con una situazione precaria, come quella greca. da ascoltare mentre si brucia un blindato.

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Big Eyes - Back From The Moon b​/​w I Don't Care About Friday Night


nuovo 7 pollici di due canzoni in arrivo per i big eyes, per grave mistake record!
power trio ammericano, attivo da qualche anno, voce femminile, ma soprattutto, gruppo reincarnazione dei FASTBACKS!
e le coordinate ci sono tutte. ritornelli che ti si stampano in testa al primo ascolto, tanto pop punk, tanto power pop di background.
tra MUFFS, FASTBACKS, e NIKKI AND THE CORVETTES!
scaricate immediatamente se volete avere una giornata felice, altrimenti andate a cagare sulla pagina web di vice magazine!

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sabato 2 marzo 2013

PODCAST #7

In questa puntata (ma non fateci l'abitudine) intervista a Gipsy Rufina!

Purtroppo l'audio non è venuto granché bene, e la mia persona , che si scinde per una volta dalle altre due, promette di cambiare nuovamente software di registrazione (cosa che avevo inutilmente fatto dopo esiti decisamente buoni per inutili manie di perfezione, ma come molti di voi sanno quando io prendo una decisione che comporti una scelta 50 e 50, magari anche superflua, scelgo SEMPRE quella sbagliata).

• Scared Of Chaka
• Gipsy Rufina
• Blind Willie Johnson
• Andy Dale Petty
• Pete Seeger
• Still Life
• Woody Guthrie
• Heart Attack Alley


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http://www.gipsyrufina.com/

venerdì 1 febbraio 2013

TRIPPA SHAKE!


Ho scoperto solo da pochi giorni l'esistenza di questa vecchia fanzine degli anni '80 e '90, Trippa Shake! Chiaramente né io né Lele abbiamo conosciuto la fanzine per limiti anagrafci, ma per quel che son riuscito a trovare sulla rete, il tutto mi sembra animato da puro spirito DIY, passione per il punkrock e l'hardcore e da tonnellate di ironia (no davvero, si crepa dal ridere!). Animata dal suo autore, Stefano Ballani, Trippa sopravvive sul sito  http://www.trippashake.com/.Da Califano ai Payback, dalle copertine che immortalano Fugazi e New Bomb Turks a Casadei, sul sito trovate qualche contenuto dei vecchi numeri di Trippa,  il numero 0 della 'videozine' e, non ultimo, il bellissimo documentario Il treno che bucò il fronte (e mooolto altro).
Vi segnalo anche l'intervista a Stefano su
http://forthekidsxxx.blogspot.it/


marginal man - 1984 - identity


ecco una delle tante perle rare, ma semi dimenticate dell'hardcore americano dei primi anni '80.
i marginal man sono un gruppo di washington dc, formati dalle cenere degli artificial peace, altro grande gruppo dell'epoca.
la mia passione per l' harDCore mi ha portato a comprare la ristampa sulla fiducia, e come immaginavo, la dischord non sbaglia mai.
peculiarità del gruppo è di essere stato uno dei primi ad avere in formazione la doppia chitarra, variabile che gli dona originalità e li distingue da molti gruppi del periodo.
inoltre siamo nel 1984, la revolution summer è alle porte, e i marginal man testimoniano questa prossimità temporale. stiamo parlando sempre di hardcore di quel periodo, ma già si intravedono i primi germi di quel grande periodo del primo emo-core. le canzoni, aiutate anche dalla seconda chitarra, non perdono in rabbia e genuinità, ma a tratti diventano più personali ed ''emozionali''.
e la formula non potrebbe essere più gradita.


Marginal Man - Identity

martedì 29 gennaio 2013

LaCongiura - [2012] - st


questo disco è una bomba, anche se manca la copertina.
i LaCongiura sono un gruppo trentino attivo da qualche anno.
è sempre difficile trovare un gruppo che unisca un ottimo hardcore, a una grande attività anarchica.
la media è rappresentata o da persone con molti buon ascolti hc, ma con testi e attitudini a dir poco ridicoli, o gruppi di compagni, ma musicalmente meno incisivi.
quì il mix è perfetto. si sente che i nostri se ne intendono di accacì, ogni cambio tempo, ogni accordo, denotano una padronanza del genere totale. citazioni sparse dagli anni '80 e '90, agglomerate perfettamente. ma forse, ed è ovviamente incommensurabilmente più importante, se ne intendono di anarchismo, di lotte e di vita.
quello che esce fuori è un disco di cui non riesco a stancarmi, dove un hardcore ultraveloce, si intramezza di stacchi e motivi che non stancano mai. il tutto farcito da testi diretti, entusiasmanti, e mai banali.
l'accacì non andrebbe mai separato da uno stile di vita ''separato''. e quando le cose non si separano esce un disco della madonna.

LaCongiura - 2012 - st

venerdì 11 gennaio 2013

PODCAST #6

Intervist(on)a al caro, carissimo David Van Hale (Sigfried And Roid Rage) .
L'elenco dei pezzacci come al solito, segue sotto.
Scaricate numerosi, che è un ordine e non un consiglio,
come piace a Ivan.

• Mission Of Burma
• Ratsia
• Chickenhead
• Alabama Jihad
• Queerwülf

• Langhorne Slim
• Hickey
• Rites Of Spring
• Black Wine
• Annihilation Time
• Barreracudas


(Il tasto per il download è quello piccolo, blu in basso, non i due grandi a inizio pagina)


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